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Quasi il 40% dei visitatori della Liguria ignora il ricco patrimonio marittimo di La Spezia, preferendo i villaggi affollati delle Cinque Terre. Questo significa perdersi 700 anni di storia navale, visibili negli arsenali, nei fari e nei cantieri nascosti. La frustrazione aumenta quando gli orari dei traghetti o la scarsa segnaletica rovinano gli itinerari. A differenza dei porti turistici, La Spezia offre aree portuali autentiche, dove torri medievali convivono con basi navali moderne – ma solo chi conosce i segreti locali può esplorare questa storia stratificata. Trascurare questi luoghi significa perdere l’anima della costa ligure, dove ogni pietra racconta storie di ammiragli genovesi e operazioni sottomarine della WWII.

Il sistema difensivo navale di La Spezia
Il Castello San Giorgio, del XVI secolo, domina La Spezia, ma pochi sanno che faceva parte di una catena difensiva strategica. Gli storici locali spiegano come questa fortezza collaborasse con la Batteria del Varignano, creando una zona di fuoco contro i pirati. Nel museo archeologico del castello, reperti marittimi rivelano come La Spezia divenne la principale base navale italiana. Per gli esploratori autonomi, il Sentiero del Castellana collega questi siti regalando viste panoramiche sul Golfo dei Poeti. Visitate al mattino (prima delle 10) per evitare folla e caldo. Nelle vicinanze, la Palazzata delle Artigliere espone rari strumenti navali usati ai tempi delle spedizioni di Colombo.
Visita al Museo Tecnico Navale con occhio esperto
Con oltre 5.000 strumenti nautici e 150 modelli navali, il Museo Tecnico Navale di La Spezia può disorientare. I curatori consigliano di concentrarsi su tre exhibit: la replica interattiva di una sala comando sottomarina, le carte nautiche che mostrano l’evoluzione della costa e le polene recuperate da relitti. All’ingresso sono disponibili audioguide in inglese, mentre il cortile interno offre focaccia eccellente – un segreto locale. Per approfondimenti, visitate il giovedì pomeriggio, quando ex ingegneri navali condividono aneddoti. Chi ha poco tempo non perda la galleria sotterranea con reperti della WWII, tra cui mute da sub perfettamente conservate.
Sentieri costieri fuori dai percorsi turistici
Mentre i turisti affollano i traghetti per le Cinque Terre, i viaggiatori più esperti esplorano il tratto occidentale del Sentiero Azzurro. Il percorso Porto Venere-Lerici passa da ex fabbriche di siluri e postazioni di avvistamento con spiegazioni in inglese. I pescatori locali spesso offrono passaggi tra i villaggi a prezzi vantaggiosi, specie al mattino. Per un’esperienza unica, la baia bioluminescente vicino all’Isola Palmaria si illumina di notte – da ammirare in kayak noleggiabili al molo Tremiso. Queste alternative evitano la folla e svelano la vita autentica del porto, con artigiani che riparano barche tradizionali con tecniche secolari.
Quando visitare per vivere il porto autentico
Il ritmo marittimo di La Spezia segue tradizioni invisibili ai turisti frettolosi. All’alba, la Mercato Ittico ospita un’asta del pesce osservabile dalla galleria soprastante. A settembre, il lungomare si anima per il Palio del Golfo, una regata storica risalente al 1955. Gli appassionati di navi possono approfittare delle rare aperture al pubblico della Darsena Vecchia, dove si restaurano imbarcazioni d’epoca. Per i fotografi, l’ora dorata al Molo Italia regala scatti indimenticabili tra pescherecci e navi militari, con le montagne in controluce. Questi momenti non richiedono biglietti, solo la conoscenza dei ritmi segreti della città.