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- Scopri la storia marittima di La Spezia
La maggior parte dei visitatori di La Spezia passa frettolosamente dal terminal crociere senza rendersi conto di trovarsi su secoli di storia navale. Oltre il 78% dei turisti ignora il carattere marittimo autentico della città, preferendo le affollate rotte delle Cinque Terre. Così, si perdono la cultura vivace dei cantieri navali, i bacini di carenaggio storici, gli artigiani che lavorano le corde e le taverne con ricette dell'epoca della vela. Per gli appassionati di storia, è un vero peccato: l'Arsenale di La Spezia rivaleggiava con Venezia come potenza navale mediterranea, ma le sue storie rimangono nascoste dietro facciate industriali. La sfida? Distinguere le esperienze autentiche dalle trappole turistiche lungo il waterfront.

Esplorare i cantieri navali senza intralci
La base navale e il porto commerciale dominano il lungomare di La Spezia, creando confusione sulle aree accessibili. A differenza dei porti storici 'addomesticati', questi cantieri offrono un'autenticità cruda ma richiedono conoscenze locali per essere esplorati legalmente. Inizia dal Museo Tecnico Navale, dove un passaggio poco noto costeggia le mura dell'Arsenale con pannelli esplicativi. Il mercoledì mattina, la Marina apre il bacino di carenaggio dell'800 per visite guidate: arriva entro le 9 per vedere i maestri d'ascia dimostrare le tecniche tradizionali. All'alba, il Mercato Ittico svela l'asta del pescato, mentre la sera, la passeggiata su Via del Molo ti permette di osservare i lavoratori dirigarsi ai circoli sociali. Ricorda: fotografare le aree militari è vietato, ma i cantieri civili vicino a Marola accolgono gli osservatori dalla loro terrazza.
Storie nascoste dell'Arsenale
L'Arsenale nasconde tesori architettonici che vanno dalle torri medievali ai bacini dell'era fascista. La maggior parte dei visitatori vede solo l'ingresso ottocentesco, perdendosi l'evoluzione di questo porto strategico. Gli storici locali consigliano di concentrarsi su tre epoche: la torre medievale del quartiere Torretto (ora piena di strumenti nautici), i piani falliti di Napoleone (visibili nella cava abbandonata di Biassa) e i bunker per sottomarini di Mussolini (accessibili con tour in barca). Il Museo Tecnico Navale è fondamentale, con modelli che mostrano come ogni conquista abbia ridisegnato la costa. Non perdere la carta nautica del 1502, che rivela come i navigatori genovesi vedevano questo porto prima che diventasse la base navale d'Italia. Per approfondire, partecipa alle passeggiate mensili guidate dagli ex maestri d'ascia.
Cucina dei marinai lontano dai menu turistici
La tradizione marittima influenza la cucina di La Spezia, ma molti ristoranti vicini alle navi da crociera servono versioni 'addolcite' dei piatti locali. La vera cucina dei marinai si trova nelle osterie che seguono ancora gli orari dei portuali: colazioni presto con baccalà e cene a notte fonda per gli equipaggi. Da Oscar, vicino al Mercato Ittico, serve i cantieri dal 1946 con la stessa ricetta della mesciua, la zuppa degli operai. Ordina il 'piatto del portuale' all'Antica Osteria della Marina: acciughe sotto sale, farinata e vermentino replicano le razioni storiche. Al Mercato Coperto, giovedì mattina, puoi assaggiare molluschi 'portafortuna' dei marinai o lo stoccafisso norvegese introdotto nell'800. Per i veri intenditori, settembre è il momento della Sagra del Mare, quando le famiglie di pescatori aprono le cantine per condividere il tonno sott'olio fatto come una volta.
Passeggiate segrete con vista sul porto
Mentre le folle invadono i sentieri delle Cinque Terre, l'entroterra di La Spezia nasconde percorsi dimenticati con viste panoramiche sul porto. L'antica Via del Sale, da Biassa a Campiglia, spiega perché questa costa era strategicamente vitale, passando per torri di avvistamento pirati. Più accessibile è il sentiero del promontorio di Montemarcello, con targhe che mostrano come il traffico navale segua rotte mappate nel '500. Per una prospettiva unica, il percorso da Porto Venere a Maralunga passa per batterie costiere della WWII ora ricoperte di fiori selvatici. I gruppi escursionistici locali organizzano trekking al tramonto sul Monte Parodi, dove gli ufficiali dell'800 pianificavano le manovre navali: da lì, l'Arsenale appare in tutta la sua perfezione geometrica. Servono scarpe robuste e attenzione: alcuni sentieri attraversano zone operative dove non ci si può fermare, ma la vista vale la pena.