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Orientarsi tra i vivaci mercati all'aperto de La Spezia può essere complicato per i visitatori. Con oltre 150 bancarelle sparse tra Piazza Cavour e le vie adiacenti, molti turisti perdono tempo prezioso vagando senza meta o acquistando souvenir generici e costosi. Ricerche dimostrano che il 68% dei turisti rimpiange gli acquisti fatti, spesso rendendosi conto troppo tardi di aver perso l'occasione di trovare l'artigianato locale autentico. La frustrazione aumenta quando scopri che gli ingredienti per il pesto ligure o le ceramiche dipinte a mano erano a pochi passi dal banco dove hai comprato quel portachiavi banale. Questa guida ti aiuterà a districarti nel caos con consigli precisi su dove andare e come trattare per trasformare la tua esperienza da stressante a gratificante.

Dove trovare i veri tesori tra le trappole per turisti
Il mercato segue una gerarchia non scritta che i locali conoscono bene. Gli artigiani autentici si concentrano sul lato est di Piazza Cavour, dove troverai intagliatori di legno di terza generazione che espongono scatole musicali in olivo toscano. Questi artigiani arrivano solitamente entro le 7:30 del mattino, mentre i venditori di prodotti industriali appaiono più tardi. Cerca bancarelle con cartelli 'fatto a mano' e prezzi scritti in italiano, non in più lingue. I migliori produttori alimentari occupano postazioni fisse sotto i portici, come Nonna Maria, che vende pomodori secchi sott'olio da quarant'anni. Evita le bancarelle vistose al centro: i loro 'saldi' su pelletteria spesso nascondono prodotti fabbricati all'estero.
L'arte della trattativa alla ligure
A differenza dei bazar mediorientali, nei mercati de La Spezia si negozia con più delicatezza. Inizia chiedendo 'È il prezzo finale?' guardando il venditore negli occhi. Per articoli artigianali sopra i 50€, uno sconto del 10-15% è possibile se paghi in contanti, specialmente a metà settimana quando c'è meno affluenza. Il momento migliore è tra le 13 e le 14, quando i venditori sono più propensi a chiudere affari prima della pausa pranzo. Con i cibi, assaggiare è prassi: accetta il crostino con pesto offerto, complimentati per il sapore e poi chiedi sconti per l'acquisto multiplo. Ricorda: i produttori genuini non trattano aspramente sui piccoli articoli; se un venditore abbassa troppo il prezzo, dubita dell'autenticità del prodotto.
5 tesori locali che valgono lo spazio in valigia
I viaggiatori esperti consigliano questi acquisti che incarnano l'essenza della Liguria. Lo sciacchetrà, vino dolce delle Cinque Terre, viene venduto in bottiglie decorate a mano, ideali per regali. Il saponaio Carlo infonde le sue saponette all'olio d'oliva con rosmarino selvatico dei colli di Portovenere. Per souvenir pratici, cerca i grembiuli di lino con motivi marittimi ricamati dalla cooperativa femminile vicino al mercato del pesce. I gourmet dovrebbero cercare i mazzetti di preboggion (erbe selvatiche) e farina di castagne per ricette regionali. La chicca più unica? Miniature di gozzi, le tradizionali barche da pesca, intagliate da marinai in pensione usando legni spiaggiati sulle coste di Lerici.
Consigli per croceristi ai mercati
Con poco tempo tra sbarco e partenza, i croceristi devono essere strategici. Il mercato del mercoledì offre il 30% di bancarelle in più ma è più affollato: scegli il giovedì se la nave è in porto entrambi i giorni. L'ufficio turistico fornisce mappe gratuite con le sezioni più vicine al terminal (10 minuti a piedi). Per articoli fragili, i venditori vicini all'ingresso del porto offrono piastrelle ceramiche già imballate. Unisciti ad altri viaggiatori per raggiungere quantità vantaggiose di pesto o focaccia; molti venditori dividono gratuitamente gli ordini grossi. Se torni direttamente alla nave, programma lo shopping nell'ultima ora: i venditori ti suggeriranno prodotti che superano facilmente la dogana.