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Descrizione
La Biblioteca comunale "Ubaldo Mazzini" è la biblioteca più antica della Spezia. È una biblioteca di conservazione orientata al settore umanistico-letterario, in particolare agli studi di storia spezzina. A questa impostazione si aggiunge quella di biblioteca di informazione generale e divulgativa.
La biblioteca "Ubaldo Mazzini" è ufficialmente istituita nel 1898, quando il Consiglio comunale della Spezia viene in possesso di atti, patrimoni e documenti della “Società di incoraggiamento per l'educazione morale e industriale di Spezia”; ma la sua vera origine è del 1835 in concomitanza con l'istituzione della Società d'incoraggiamento stessa.
Come la maggioranza delle biblioteche italiane, anch'essa ha avuto un momento di stasi all'inizio del secolo, cui è seguita una ripresa nel secondo dopoguerra.
Nel 1835, quando nasce la “Società di incoraggiamento per l'educazione morale e industriale di Spezia”, la città versa in una condizione culturale depressa. La Società si pone come obiettivo di dare istruzione e vitalità culturale all'ambiente cittadino secondo uno spirito da un lato cooperativistico-cristiano, dall'altro di matrice massonica.
Fin dal 1842 la biblioteca è gestita esclusivamente dai soci della Società d'incoraggiamento e ha sede al piano terreno del Teatro Civico. Ciò garantisce una buona gestione. La Biblioteca avrebbe potuto assumere una fisionomia organica se non fosse stata gravata dal flusso di manoscritti provenienti dalle librerie claustrali soppresse dalla legge del 7 luglio 1866. Il ministro Cesare Correnti chiese al sindaco di La Spezia di contribuire alle spese della Società d'incoraggiamento per migliorare la gestione dei patrimoni librari (ammassati nei locali del Teatro Civico) e rispondere ad una sempre più esigente richiesta di accesso alle strutture culturali pubbliche.
Con i contributi del Comune la Società mantiene per qualche decennio la gestione della Biblioteca, fino a quando, nel 1889, la gestione passa dalla Società, ormai allo sfascio, al Comune, rimanendo momentaneamente ubicata al piano terra del Teatro Civico.
A seguito di mobilitazioni da parte degli intellettuali spezzini, nel 1906 la Biblioteca viene trasferita nel palazzo Crozza in corso Cavour, la sua sede attuale. La direzione del trasferimento e della sistemazione dei volumi viene affidata a Ubaldo Mazzini, figura di riferimento nell'ambiente culturale spezzino e già direttore della Biblioteca.
Una lapide viene posta sopra l'ingresso, in onore del sindaco Luigi De Nobili che si era adoperato per dare alla biblioteca la nuova sede.
Nel 1943, quando iniziano i bombardamenti sistematici della piazzaforte e si avverte la possibilità che il palazzo della Biblioteca possa diventare un obiettivo militare, la quasi totalità dei volumi viene trasferita presso la chiesa di San Carlo a Borghetto Vara; ma l'imprevidibilità della guerra conduce le azioni proprio nella val di Vara e il magazzino che conteneva i volumi viene distrutto. I volumi, recuperati in ritardo, finiscono deteriorati e in gran parte dispersi.
Nel dopoguerra il patrimonio recuperato sarà accuratamente riordinato grazie a ingenti somme elargite dal comune, molto sensibile ai problemi della gestione del patrimonio culturale locale.
Dagli anni ottanta in poi si comincia a sentire l'esigenza di coordinare le varie realtà bibliotecarie della provincia costituitesi grazie a fondi di varia provenienza e si arriva a creare un Sistema bibliotecario urbano articolato su biblioteche comunali scolastiche e di altri enti.
Nel febbraio del 1986 a La Spezia viene inaugurato un secondo polo bibliotecario: la “Biblioteca civica P. M. Beghi” caratterizzata da un sistema che meglio risponde alle esigenze di consultazione immediata per diverse fasce d'età, consentendo alla Biblioteca Mazzini di seguire al meglio la sua vocazione naturale di Biblioteca storica.
Nel 2001 vengono effettuati vari lavori di restauro al palazzo Crozza che restituiscono al luogo il suo antico splendore.
La biblioteca conserva 136.050 documenti, fra volumi e opuscoli, 49 incunaboli e corali miniati, 162 riviste correnti, 754 riviste cessate, 974 cinquecentine, 1231 seicentine, 4130 settecentine. La Biblioteca custodisce inoltre l'Archivio Storico Comunale per un totale di 2.200 unità archivistiche che vanno dal tardo Medioevo fino alla seconda metà del sec. XIX.
Fino al 2005 la “Mazzini” ospitava la biblioteca specializzata della sezione spezzina dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri, con pubblicazioni sulla Liguria antica; oggi questa biblioteca specializzata è custodita presso l' Accademia Lunigianense di Scienze "Giovanni Capellini”.
La Biblioteca si è sviluppata notevolmente grazie anche al lavoro di personalità di riferimento nel contesto culturale spezzino. In particolare Giovanni Capellini e i direttori Ubaldo Mazzini e Ubaldo Formentini. Grazie al loro lavoro in collaborazione con il Giornale storico e letterario della Liguria, che ha sempre avuto sede presso la Biblioteca stessa, si sono sviluppati i vari comparti dell'indagine storico-culturale sull'area spezzino-lunigianese, in particolare quelli artistico-etnografico, geologico e archeologico.
Palazzo Crozza era in passato la residenza suburbana della nobile famiglia Crozza. Il palazzo è caratterizzato da un ampio scalone antistante al maestoso ingresso che conduce a una sala di lettura. Il soffitto è ornato da affreschi di Luigi Agretti. Dopo i lavori di ristrutturazione del 2001 la sala è stata impreziosita da lampade poste sulle scrivanie di lettura. Il palazzo fu progettato dall'architetto Piaggio.
La biblioteca consente di consultare i volumi a disposizione, diversi quotidiani e riviste, conservati nell'emeroteca, la Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia e la Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
La tessera della biblioteca consente inoltre di prendere in prestito uno o due libri di tutte le biblioteche del sistema bibliotecario urbano della Spezia o delle biblioteche italiane che aderiscono al sistema del prestito interbibliotecario.
I libri conservati qui e nelle altre biblioteche spezzine sono catalogati sul sito del sistema bibliotecario urbano disponibile per gli utenti. Inoltre è possibile consultare i volumi del XV secolo e i documenti dell'Archivio Storico.
Infine vengono organizzate iniziative culturali legate alla conoscenza del territorio e delle tradizioni locali.
La biblioteca oltre a essere il centro principale di raccolta di materiale di storia locale è da diversi anni un luogo di ritrovo per i molti studenti che qui trovano un luogo ideale per lo studio.
Sono state disposte tre sale al piano terra, che insieme alla sala di lettura principale del primo piano, rispondono, almeno relativamente, alla richiesta di spazi per lo studio da parte di un pubblico per la maggioranza giovane.
La biblioteca "Ubaldo Mazzini" è ufficialmente istituita nel 1898, quando il Consiglio comunale della Spezia viene in possesso di atti, patrimoni e documenti della “Società di incoraggiamento per l'educazione morale e industriale di Spezia”; ma la sua vera origine è del 1835 in concomitanza con l'istituzione della Società d'incoraggiamento stessa.
Come la maggioranza delle biblioteche italiane, anch'essa ha avuto un momento di stasi all'inizio del secolo, cui è seguita una ripresa nel secondo dopoguerra.
Nel 1835, quando nasce la “Società di incoraggiamento per l'educazione morale e industriale di Spezia”, la città versa in una condizione culturale depressa. La Società si pone come obiettivo di dare istruzione e vitalità culturale all'ambiente cittadino secondo uno spirito da un lato cooperativistico-cristiano, dall'altro di matrice massonica.
Fin dal 1842 la biblioteca è gestita esclusivamente dai soci della Società d'incoraggiamento e ha sede al piano terreno del Teatro Civico. Ciò garantisce una buona gestione. La Biblioteca avrebbe potuto assumere una fisionomia organica se non fosse stata gravata dal flusso di manoscritti provenienti dalle librerie claustrali soppresse dalla legge del 7 luglio 1866. Il ministro Cesare Correnti chiese al sindaco di La Spezia di contribuire alle spese della Società d'incoraggiamento per migliorare la gestione dei patrimoni librari (ammassati nei locali del Teatro Civico) e rispondere ad una sempre più esigente richiesta di accesso alle strutture culturali pubbliche.
Con i contributi del Comune la Società mantiene per qualche decennio la gestione della Biblioteca, fino a quando, nel 1889, la gestione passa dalla Società, ormai allo sfascio, al Comune, rimanendo momentaneamente ubicata al piano terra del Teatro Civico.
A seguito di mobilitazioni da parte degli intellettuali spezzini, nel 1906 la Biblioteca viene trasferita nel palazzo Crozza in corso Cavour, la sua sede attuale. La direzione del trasferimento e della sistemazione dei volumi viene affidata a Ubaldo Mazzini, figura di riferimento nell'ambiente culturale spezzino e già direttore della Biblioteca.
Una lapide viene posta sopra l'ingresso, in onore del sindaco Luigi De Nobili che si era adoperato per dare alla biblioteca la nuova sede.
Nel 1943, quando iniziano i bombardamenti sistematici della piazzaforte e si avverte la possibilità che il palazzo della Biblioteca possa diventare un obiettivo militare, la quasi totalità dei volumi viene trasferita presso la chiesa di San Carlo a Borghetto Vara; ma l'imprevidibilità della guerra conduce le azioni proprio nella val di Vara e il magazzino che conteneva i volumi viene distrutto. I volumi, recuperati in ritardo, finiscono deteriorati e in gran parte dispersi.
Nel dopoguerra il patrimonio recuperato sarà accuratamente riordinato grazie a ingenti somme elargite dal comune, molto sensibile ai problemi della gestione del patrimonio culturale locale.
Dagli anni ottanta in poi si comincia a sentire l'esigenza di coordinare le varie realtà bibliotecarie della provincia costituitesi grazie a fondi di varia provenienza e si arriva a creare un Sistema bibliotecario urbano articolato su biblioteche comunali scolastiche e di altri enti.
Nel febbraio del 1986 a La Spezia viene inaugurato un secondo polo bibliotecario: la “Biblioteca civica P. M. Beghi” caratterizzata da un sistema che meglio risponde alle esigenze di consultazione immediata per diverse fasce d'età, consentendo alla Biblioteca Mazzini di seguire al meglio la sua vocazione naturale di Biblioteca storica.
Nel 2001 vengono effettuati vari lavori di restauro al palazzo Crozza che restituiscono al luogo il suo antico splendore.
La biblioteca conserva 136.050 documenti, fra volumi e opuscoli, 49 incunaboli e corali miniati, 162 riviste correnti, 754 riviste cessate, 974 cinquecentine, 1231 seicentine, 4130 settecentine. La Biblioteca custodisce inoltre l'Archivio Storico Comunale per un totale di 2.200 unità archivistiche che vanno dal tardo Medioevo fino alla seconda metà del sec. XIX.
Fino al 2005 la “Mazzini” ospitava la biblioteca specializzata della sezione spezzina dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri, con pubblicazioni sulla Liguria antica; oggi questa biblioteca specializzata è custodita presso l' Accademia Lunigianense di Scienze "Giovanni Capellini”.
La Biblioteca si è sviluppata notevolmente grazie anche al lavoro di personalità di riferimento nel contesto culturale spezzino. In particolare Giovanni Capellini e i direttori Ubaldo Mazzini e Ubaldo Formentini. Grazie al loro lavoro in collaborazione con il Giornale storico e letterario della Liguria, che ha sempre avuto sede presso la Biblioteca stessa, si sono sviluppati i vari comparti dell'indagine storico-culturale sull'area spezzino-lunigianese, in particolare quelli artistico-etnografico, geologico e archeologico.
Palazzo Crozza era in passato la residenza suburbana della nobile famiglia Crozza. Il palazzo è caratterizzato da un ampio scalone antistante al maestoso ingresso che conduce a una sala di lettura. Il soffitto è ornato da affreschi di Luigi Agretti. Dopo i lavori di ristrutturazione del 2001 la sala è stata impreziosita da lampade poste sulle scrivanie di lettura. Il palazzo fu progettato dall'architetto Piaggio.
La biblioteca consente di consultare i volumi a disposizione, diversi quotidiani e riviste, conservati nell'emeroteca, la Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia e la Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
La tessera della biblioteca consente inoltre di prendere in prestito uno o due libri di tutte le biblioteche del sistema bibliotecario urbano della Spezia o delle biblioteche italiane che aderiscono al sistema del prestito interbibliotecario.
I libri conservati qui e nelle altre biblioteche spezzine sono catalogati sul sito del sistema bibliotecario urbano disponibile per gli utenti. Inoltre è possibile consultare i volumi del XV secolo e i documenti dell'Archivio Storico.
Infine vengono organizzate iniziative culturali legate alla conoscenza del territorio e delle tradizioni locali.
La biblioteca oltre a essere il centro principale di raccolta di materiale di storia locale è da diversi anni un luogo di ritrovo per i molti studenti che qui trovano un luogo ideale per lo studio.
Sono state disposte tre sale al piano terra, che insieme alla sala di lettura principale del primo piano, rispondono, almeno relativamente, alla richiesta di spazi per lo studio da parte di un pubblico per la maggioranza giovane.