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Descrizione
La chiesa Nostra Signora della Salute (o anche Madonna della Scorza) della Spezia è una chiesa cattolica e sorge nel centro storico cittadino, nel quartiere Umbertino in piazza Benedetto Brin.
La costruzione del sacro edificio avvenne nel 1887 nell'ambito della realizzazione del nuovo quartiere popolare Umberto I ; fu portato a termine nel 1900 seppur ancora mancante di alcuni elementi architettonici della facciata: i due campanili dalle cupole neo-barocche vennero infatti ultimati solo nel 1912.
La lapide commemorativa posta all'interno del battistero, collocata nel 1910 in occasione della solenne consacrazione da parte del vescovo Giovanni Carli, annuncia che il tempio venne edificato per desiderio del suo predecessore G.Rossi, su progetto dell'architetto Maurizio Dufour e venne aperto al culto fin dal 1900.
La chiesa veniva ad ereditare nome e devozione dell'antico tempio, adiacente un convento dedicato alla Madonna della Scorza e risalente alla seconda metà del XVI secolo, ubicato nell'area dell'attuale viale Ferrari.
Di quell'oratorio, ampliato nell'Ottocento e poi demolito a seguito dello spostamento della Stazione ferroviaria dall'area di Valdellora all'attuale sede della Stazione centrale, rimangono oggi solo alcune colonne riutilizzate nell'edificio dell'ex Hotel Terminus, edificato tra il 1906-08 ad opera dell'architetto Zanazzo e oggi in profonda fase di recupero e restauro.
L'interno presenta una sola navata voltata con matronei ai lati del presbiterio e un altare maggiore barocco di marmo che risale al 1771; le decorazioni interne sono state realizzate da Costa, Navarrini e Bifoli; il trono posto a circa undici metri da terra è "protetto" da quattro colonne di marmo giallo di Verona con sculture e decorazioni in marmo di Carrara, dove si trova la venerata effigie della Madonna della Salute, olio su tela che prima era conservato in sede sconosciuta. Infatti origine e autore sono sconosciuti; sembra comunque che sia opera risalente al XVI secolo. La tela è stata adornata nel 1925 da diademi in oro realizzati fondendo gioielli e monili donati dai parrocchiani.
Nella piazza Brin antistante la chiesa c'è la "Fontana delle Voci", opera dello scultore Mirko Basaldella (1956).
La costruzione del sacro edificio avvenne nel 1887 nell'ambito della realizzazione del nuovo quartiere popolare Umberto I ; fu portato a termine nel 1900 seppur ancora mancante di alcuni elementi architettonici della facciata: i due campanili dalle cupole neo-barocche vennero infatti ultimati solo nel 1912.
La lapide commemorativa posta all'interno del battistero, collocata nel 1910 in occasione della solenne consacrazione da parte del vescovo Giovanni Carli, annuncia che il tempio venne edificato per desiderio del suo predecessore G.Rossi, su progetto dell'architetto Maurizio Dufour e venne aperto al culto fin dal 1900.
La chiesa veniva ad ereditare nome e devozione dell'antico tempio, adiacente un convento dedicato alla Madonna della Scorza e risalente alla seconda metà del XVI secolo, ubicato nell'area dell'attuale viale Ferrari.
Di quell'oratorio, ampliato nell'Ottocento e poi demolito a seguito dello spostamento della Stazione ferroviaria dall'area di Valdellora all'attuale sede della Stazione centrale, rimangono oggi solo alcune colonne riutilizzate nell'edificio dell'ex Hotel Terminus, edificato tra il 1906-08 ad opera dell'architetto Zanazzo e oggi in profonda fase di recupero e restauro.
L'interno presenta una sola navata voltata con matronei ai lati del presbiterio e un altare maggiore barocco di marmo che risale al 1771; le decorazioni interne sono state realizzate da Costa, Navarrini e Bifoli; il trono posto a circa undici metri da terra è "protetto" da quattro colonne di marmo giallo di Verona con sculture e decorazioni in marmo di Carrara, dove si trova la venerata effigie della Madonna della Salute, olio su tela che prima era conservato in sede sconosciuta. Infatti origine e autore sono sconosciuti; sembra comunque che sia opera risalente al XVI secolo. La tela è stata adornata nel 1925 da diademi in oro realizzati fondendo gioielli e monili donati dai parrocchiani.
Nella piazza Brin antistante la chiesa c'è la "Fontana delle Voci", opera dello scultore Mirko Basaldella (1956).