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Descrizione
Inaugurata nel 2002, la fontana situata in piazza Garibaldi è stata concepita come una sorgente naturale, una polla d' acqua di mare che zampilla. Dalla base, nella forma ancestrale del cerchio, sgorga l'acqua generatrice, rappresentazione simbolica di tutto ciò che scorre e fluisce in direzione nord: la strada maestra.
Lungo una via immaginaria si snoda il percorso proposto dalla fontana che ne è il baricentro e che collega la parte orientale della città (Piazza Europa) a quella occidentale (Piazza Brin) attraverso il fulcro ( Piazza Garibaldi) dove emerge nella sua monumentalità scultorea la Fontana. Il percorso marino viene così suggerito e viene idealmente superata la barriera visiva che non consente agli spezzini di avere un rapporto percettivamente attivo col mare.
La composizione della fontana è costituita da una vera e propria piattaforma d'acqua destinata ad accogliere l'opera dello scultore Viliano Tarabella che risolve, in forme astratte, la suggestione di due grandi vele che si compenetrano e si incurvano uscendo dall'acqua tra terra e cielo e che simbolicamente si rigenerano. Il bianco lucente del marmo di Carrara, accordato a quello dominante dell'acqua e la luce diffusa sulle vele da faretti posti all'interno della circonferenza, conferiscono a tutta la composizione architettonica un'atmosfera calma e silenziosa, con ricercato equilibrio tra toni caldi e freddi, rotta solo dallo zampillo al centro degli elementi scultorei.
Le superfici dell'anello della grande vasca, progettate volutamente lisce, e le grandi vele invitano ad un rapporto più stretto con la fontana, che diventa un luogo di sosta, di seduta e di interazione; mentre i materiali ruvidi del percorso circolare attorno alla fontana, costituito da cubetti di marmo bianco, inducono a muoversi con più cautela, rallentando l'andatura e invitando al dialogo con le persone sedute sul bordo.
Nasce così La Fontana del Dialogo evocatrice del mare, forza generatrice, sorgente d'acqua in perenne movimento e centro propulsore della nuova piazza.
Lungo una via immaginaria si snoda il percorso proposto dalla fontana che ne è il baricentro e che collega la parte orientale della città (Piazza Europa) a quella occidentale (Piazza Brin) attraverso il fulcro ( Piazza Garibaldi) dove emerge nella sua monumentalità scultorea la Fontana. Il percorso marino viene così suggerito e viene idealmente superata la barriera visiva che non consente agli spezzini di avere un rapporto percettivamente attivo col mare.
La composizione della fontana è costituita da una vera e propria piattaforma d'acqua destinata ad accogliere l'opera dello scultore Viliano Tarabella che risolve, in forme astratte, la suggestione di due grandi vele che si compenetrano e si incurvano uscendo dall'acqua tra terra e cielo e che simbolicamente si rigenerano. Il bianco lucente del marmo di Carrara, accordato a quello dominante dell'acqua e la luce diffusa sulle vele da faretti posti all'interno della circonferenza, conferiscono a tutta la composizione architettonica un'atmosfera calma e silenziosa, con ricercato equilibrio tra toni caldi e freddi, rotta solo dallo zampillo al centro degli elementi scultorei.
Le superfici dell'anello della grande vasca, progettate volutamente lisce, e le grandi vele invitano ad un rapporto più stretto con la fontana, che diventa un luogo di sosta, di seduta e di interazione; mentre i materiali ruvidi del percorso circolare attorno alla fontana, costituito da cubetti di marmo bianco, inducono a muoversi con più cautela, rallentando l'andatura e invitando al dialogo con le persone sedute sul bordo.
Nasce così La Fontana del Dialogo evocatrice del mare, forza generatrice, sorgente d'acqua in perenne movimento e centro propulsore della nuova piazza.