Via Biassa

Via Baldassarre Biassa 1. (Apri Mappa)
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Descrizione

Via Biassa è una strada della vecchia Spezia. Ancora nel ‘700 era la traversale più settentrionale del borgo. Più a nord, oltre la parte absidale di Santa Maria, c’erano le mura e la campagna.
Nella parte vicina a Via del Prione ha mantenuto il carattere di antico carúgio, dalle dimensioni strette, affossata in alti e vecchi edifici. E tale carattere manteneva prima dell’ultima guerra anche nella parte antistante l’attuale sede della Cassa di Risparmio. Qui, quasi in allineamento col tratto anzidetto, si trovava il palazzo comunale, rifatto su più antico edificio, con la facciata dal lato a mare.

Fino allo sviluppo della Spezia ottocentesca, Via Biassa era, con Via del Prione, una delle strade più vive del vecchio borgo. Qui si trovava la chiesa, il palazzo comunale, l’ospedale ed il palazzo gentilizio più importante, quello dei Biassa. Quasi tutti i palazzi di questa via erano proprietà dei Biassa. Infatti, nell’attuale toponomastica, questa via è dedicata a Baldassare Biassa, ma è nota anche come Via dei Biassa. Il nome, che appare nella più antica documentazione come B l a x i a, sembra derivare da un personale romano BLASIUS o, meglio, BLASSIUS.
Per Ubaldo Mazzini, questa era Via dei Biassa e tale appare nel suo schizzo illustrante il famoso ponte romano, sul canale di Piazza, ponte che indicava chiaramente il più antico orientamento di quella via.

Baldassare Biassa fu certamente uno dei più illustri membri della nobile famiglia che traeva le sue origini dal castello di Biassa, posto nel vallone tra il monte Parodi e il monte Santa Croce. Non si conosce l’anno della sua nascita, ma nel 1475 aveva già il titolo di «nobile capitano di due galee». Nel 1477 combatté contro il Duca di Milano. Undici anni dopo è capitano della galea della Guardia e, successivamente, è nella flotta della repubblica. Qualche anno dopo passa alle truppe di terra e, nel 1487, viene posto alla testa di 300 fanti contro i Fiorentini nel castello di Sarzanello. Le sue maggiori fortune seguirono al 1494, quando ebbe la ventura di salvare dalle ire dei Borgia il cardinale Giuliano della Rovere, trasportandolo sul suo brigantino da Ostia a Savona. Quando nel 1503 il della Rovere fu eletto Papa con il nome di Giulio II, si ricordò di Baldassare Biassa e lo elesse «triremium praefectus», ovvero comandante della flotta e lo considerò sempre il suo consigliere diretto e fidato per tutti gli affari di carattere navale. Oramai avanti negli anni, Baldassare Biassa trascorse l’ultimo periodo della sua vita alla Spezia, nel suo palazzo di Via Biassa che va identificato, in parte, con l’attuale Cassa di Risparmio.

I palazzi che costituivano questa vecchia via erano quasi totalmente di proprietà della famiglia Biassa. I palazzi si estendevano nella parte a monte, da via del Priore fino alla porta, senza soluzione di continuità. Non erano ancora interrotti da Corso Cavour e da Via Gramsci.

La zona è stata quasi completamente distrutta dai bombardamenti aerei dell’ultima guerra ed i palazzi attuali della parte occidentale sono frutto di totali ricostruzioni. Sull’angolo di Via Gramsci è scomparso il palazzo Castagnola, tipico edificio gentilizio della vecchia Spezia, con piano nobile e scalone con gruppi marmorei. Sull’angolo con Corso Cavour, il palazzo dei Biassa è stato mutilato della sua parte occidentale per l’apertura di Corso Cavour. I principali rifacimenti di questo storico palazzo, sono avvenuti nel 1869, nel 1925 e nel dopoguerra con l’inaugurazione dell’assetto attuale, avvenuta il 9 gennaio 1956.